una scena dell'ultima commedia

LA COMPAGNIA TEATRALE CARIESE -C.T.C.-

La Compagnia Teatrale fin dalla sua “nascita” ufficiale (avvenuta il 7 maggio 2003 anche se vanta una storia più che ventennale) si prefigge lo scopo di studiare, preservare, valorizzare, tramandare e divulgare, il patrimonio storico ed artistico calabrese. Essa mira a rivitalizzare la cultura e le tradizioni popolari, consapevole del fatto che la riscoperta e lo studio delle costumanze locali, serva meglio a conoscere il presente ed affrontare con maggiore esperienza e ponderata saggezza l’avvenire. La Compagnia Teatrale Cariese realizza il suo scopo attraverso rappresentazioni teatrali in vernacolo calabrese e presentando nel corso dell’anno manifestazioni di carattere artistico-sociale, religioso-culturale che migliorino qualitativamente le persone e ne accrescano il livello culturale. Le commedie da noi rappresentate, presentano scene di vita quotidiana: vita di semplici contadini alle prese con una realtà ostile e tragicomica, con mirevoli spunti per la riflessione sulle dinamiche sociali del Vibonese e si prefiggono lo scopo di trasmettere alle “nuove generazioni” e di far riscoprire alle “vecchie generazioni” l’immenso patrimonio di tradizioni, credenze popolari, superstizioni della tradizione calabrese, prestando particolare attenzione al patrimonio cariese, Drapiese e dell’intero territorio Vibonese.

LE SUE ORIGINI:

L’amore per il teatro è presente nella comunità di Caria da oltre 70 anni, la Compagnia Teatrale Cariese raccoglie con orgoglio, l’eredità della Filodrammatica “Don Bosco” fondata a Caria nel 1933 dal grande e compianto Pasquale Pugliese che ne fu l’anima e il direttore “Masciu Pascali” personalità cariese dotata di indiscutibile arte e sensibilità, amante di ogni forma artistica.

La Don Bosco, metteva in scena commedie, ma soprattutto drammi che riscuotevano grande successo di critica e di pubblico in molti centri della Provincia di Vibo Valentia. Dopo la morte del suo direttore, un gruppo di cariesi ha portato avanti negli anni l’amore per il teatro limitandosi però solo a rappresentare commedie nell’ambito della comunità locale.

La svolta si è avuta il 7 maggio 2003, data in cui il gruppo si è costituito in Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese e presenta le sue commedie nelle piazze della nostra Provincia. La Compagnia Teatrale è ormai diventata un solido gruppo in continuo fermento di idee, che oltre alle rappresentazioni tipicamente teatrali, partecipa in veste organizzativa a ricorrenze artistico-religiose-culturali, della comunità cariese. Un gruppo che da diversi anni, grazie alle numerose attività progettate e realizzate, ha cambiato volto alla comunità a cui orgogliosamente appartiene. La compagnia è costituita da persone tutte accomunate dall’amore e dalla passione per il teatro.





L'ORIGINALITA' DELLA NOSTRA COMPAGNIA TEATRALE
L'originalità della Compagnia Teatrale Cariese, sta nel fatto che mette in scena commedie assolutamente inedite e originali, scritte e dirette dalla presidente che si è sempre distinta in questo settore.I copioni sono del tutto originali ed unici,frutto di un'abile capacità descrittiva e riflessiva allo stesso tempo.

LE NOSTRE ESPERIENZE

La Compagnia Teatrale Cariese vanta numerose serate in molti centri del vibonese. Dall'estate 2003 si presenta in molte piazze della nosta provincia patrocinata dall'amministrazione provinciale Assessorato al turismo e spettacolo e spesso ,anche da comitati festa, pro loco e comuni. Alla stessa compagnia teatrale, nel novembre 20o6 la televisione regionale Video calabria ha dedicato ampio spazio in una sua fortunata trasmissione televisiva dedicata alle tradizioni calabresi.
Per la compagnia, fin dalla sua costituzione, sono stati tanti gli apprezzamenti e gli unanimi consensi raccolti ovunque, sia per la straordinaria capacità interpretativa degli attori(anche se alcuni di essi molto giovani) sia per il tema trattato nelle commedie,dietro cui si nasconde una filosofia di vita sempre attuale legata alla nostra civiltà contadina. La compagnia cariese garantisce due ore d'intrattenimento spensierato, e aiuta a far riscoprire le nostre radici, alla ricerca di una storia che appartiene a tutti noi e che ci aiuta a vivere meglio.

MARZO 2012 LA COMPAGNIA INTITOLATA A DON GIUSEPPE FURCHI'
Dal 14 Marzo 2011 la Compagnia Teatrale Cariese porta il nome di Don Giuseppe Furchì parroco della comunità Cariese dal 2000 al 2006 e scomparso il sette Marzo 2011.
Questa decisione presa all'unanimità dal comitato direttivo vuole essere un piccolo omaggio ,ad un grande uomo,grande sacerdote, che nel 2003 con il suo appoggio e con il suo entusiasmo ha fortemente voluto e contribuito alla costituzione dell'associazione cultuarale Compagnia Teatrale Cariese.

OLTRE AL TEATRO LE NOSTRE ATTIVITA' :
LA PASSIONE DI CRISTO.
Giunta alla sua DECIMA edizione(2011) è una manifestazione che viene organizzata con grande impegno dalla nostra Associazione Culturale.Con un grande lavoro che ha inizio circa tre mesi prima dalla rappresentazione, riusciamo a mettere in scena un "opera" fedelissima ai fatti narrati dai vangeli canonici a riguardo della Passione del Cristo.La manifestazione è diretta da Romana Naso che guida e dirige più di cinquanta personaggi principali. Straziante e commovente la scena della crocefissione rappresentata su una naturale e spettacolare collinetta dietro la chiesa della Madonna del Carmelo.

OLTRE AL TEATRA LE NOSTRE ATTIVITA' : L'AFFRUNTATA VIVENTE DI CARIA
La compagnia Teatrale Cariese, che cura ormai da oltre dieci anni, la rappresentazione della Passione di Cristo, ha messo in scena per la prima volta, nel giorno di Pasqua del 2008 una rappresentazione dell"Affruntata” molto particolare. Sono tanti i paesi della piana del Poro(tra i quali Zungri o Rombiolo), dove nel giorno di Pasqua si svolge il rito antico dell’Affruntata ossia l’incontro tra la statua della Madonna e del Cristo Risorto. A Caria un tempo esisteva una tradizione del genere, ma fu poi abbandonata. Dal 2008 l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese ha deciso di rappresentarla non con delle statue, ma con personaggi in carne ed ossa.
Dopo la solenne celebrazione del giorno di Pasqua, davanti alla chiesa Parrocchiale della Trasfigurazione si svolge la particolare rappresentazione. Gli stessi attori che partecipano alla Passione, raffigurano l’incontro gioioso tra la Madonna e Gesù Risorto. Incontro salutato dal volo di colombe bianche e dallo scampanio a festa delle Campane. Rappresentazione molto suggestiva.

OLTRE AL TEATRO LE NOSTRE ATTIVITA' :
FESTA DELL'EMIGRANTE
La nostra associazione organizza tale festa per i numerosissimi emigrati cariesi che si ritrovano in paese nel periodo estivo. Si tiene generalmente la prima domenica dopo ferragosto, a conclusione del periodo dei festeggiamenti in onore dell' amata Madonna del Carmelo patrona del paese di Carìa.


OLTRE AL TEATRO LE NOSTRE ATTIVITA':
FESTA DELL'ANZIANO( Sospesa)
Viene organizzata la terza domenica di ottobre in concomitanza con la festa della Madonna del Rosario, antica festa celebrata a Caria,ma abbandona nel dopoguerra. La festa ripristinata nell'ottobre del 2003 dalla nostra Associazione Culturale per espressa volontà della popolazione anziana è stata denominata festa dell'anziano.

RASSEGNA FOTOGRAFICA

FOTO DI NOI...

Registrazione per 8 Video Calabria -2012

Registrazione "Girannu ve cuntu " 2o12

Registrazione "Girandu ve cuntu"




A socera pa nora


ctc

martedì 22 settembre 2009

LA PASSIONE DI CRISTO, INCANTEVOLE ED EMOZIONANANTE RAPPRESENTAZIONE

Partecipazione di pubblico a Caria
Organizzata dall’Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese


Partecipata, toccante e commovente. Una serata dedicata alla preghiera, alla riflessione, alla commemorazione, alla cultura. Come preannunciato, la Passione di Cristo ha registrato anche quest’anno un notevole successo. Sono stati, infatti, molti e sempre di più rispetto alle precedenti edizioni, ad affollare il centro storico della frazione Caria dove, in occasione del Venerdì Santo, l’Associazione Culturale Compagnia Teatrale Cariese, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha organizzato per l’ottava volta la rievocazione delle ultime ore di Gesù. Più di sessanta figuranti si sono alternati nella recitazione-commemorazione nella centralissima piazza S.Nicola, di fronte al Castello Galluppi, e per le vie del paese. Molti gli “attori” residenti nella stessa Caria, coadiuvati da una considerevole rappresentanza brattiroese e di altri figuranti provenienti, comunque, dalla altre frazioni Gasponi e Drapia. Anche i tre sacerdoti del comune don Sergio Meligrana, don Giuseppe Furchì e don Antonio Gennaro hanno dato il loro contributo sia nell’organizzazione che nella recitazione delle scene. Veramente ottimo il sistema audio e la colonna sonora, particolare non da poco che ha stimolato una maggiore sensibilizzazione emotiva negli spettatori.La manifestazione ha avuto inizio alle 21e30 proprio in largo S. Nicola ai piedi del Castello, dove sono stati allestiti tre palchetti, su ognuno dei quali è stato adibito uno scenario tratto da una vicenda del Vangelo. Una leggera pioggia ha accompagnato le prime fasi dell’avvenimento, quasi a voler significare una sorta di benedizione provenuta dall’alto. La prima scena è stata la guarigione di un cieco e di una bambina creduta morta. Dopo il “complotto del Sinedrio”, gli attori hanno rievocato le altre vicende del vangelo, soffermandosi, in particolare, sull’Ultima Cena. Poi la vicissitudine nell’Orto degli Ulivi, dove Gesù è stato catturato ed i tre processi che hanno visto Cristo al tavolo degli imputati di fronte alle autorità religiose e politiche dell’epoca (Caifa, Pilato ed Erode). Ha avuto così inizio lo straziante percorso della “Via dolorosa” attraverso le strade del piccolo borgo accompagnata da un suono di tamburi lento, luttuoso e triste. Il corteo ha raggiunto la chiesetta della Madonna del Monte Carmelo sulla strada provinciale all’imbocco del paese. Proprio dietro all’edificio religioso è stata commemorata la crocifissione in uno scenario verosimile e coinvolgente. Molti presenti si sono fortemente emozionati e nei loro volti si sono intraviste delle lacrime. La lieta notizia della resurrezione ha poi concluso la rievocazione, seguita da un lungo applauso di tutti i presenti. La manifestazione è durata poco meno di tre ore durante le quali il numeroso pubblico, proveniente da tutto il circondario, ha seguito e partecipato in silenzio ed in preghiera. Tanti volenterosi hanno dato il proprio contributo alla buona riuscita della manifestazione. Un plauso va fatto al gruppetto degli organizzatori, visibilmente stanchi, ma emozionati e soddisfatti. In particolare, la signora Romana Naso, direttore artistico che ha curato la “regia”e il giovane Francesco Pugliese che, oltre ad essersi preso cura dei dialoghi delle scene, ha interpretato, in modo encomiabile, Gesù. Accanto a loro molte altre persone che hanno contribuito in misura ed in maniera diversa. All’Associazione Culturale che li raggruppa, da anni impegnata nell’organizzazione di tante altre manifestazioni di vario genere, va riconosciuto il merito, non da poco, di essere gli unici nel comune ad adoperarsi, con passione e dedizione, per promuovere e portare avanti le tradizioni, i culti ed i costumi di questi luoghi. Li sproniamo ed incoraggiamo ad andare avanti nella loro attività, sicuri che otterranno ancora seguito ed ulteriore consenso. Ricordiamo, infine, che sarà a breve disponibile, sul sito poro.it una rassegna completa delle foto dei principali momenti della straordinaria iniziativa.
Mario Vallone12 aprile 2009